Il decalogo della rinascita
Ecco i 10 passaggi che ho adottato per cambiare la mia vita e che spero possano esserti utili se vuoi cambiare la tua.
Non sono una life coach, nè una psicologa o una guru, non ho la verità in tasca e non dispenso soluzioni universalmente valide. Sono solo una persona che condivide la propria esperienza con umiltà, nella convinzione che la condivisione sia una ricchezza.
1. GUARDATI
Guardati allo specchio.
Cosa vedi? Dalla risposta a questa semplice domanda scaturiscono tutti i passi successivi. Prenditi tutto il tempo che serve, pulisci bene lo specchio, accendi tutte le luci. Ciò che vedi dice molto della tua consapevolezza, della tua capacità di mettere a fuoco sia i tuoi limiti che le tue potenzialità.
Partiamo dai limiti: tutti ne abbiamo e non è certo negandone l'esistenza attraverso assurde teorie da positivismo tossico che li supererai, anzi liberati proprio dal concetto di doverli superare. Ignora formule come "SE VUOI PUOI", perché sono trappole infernali che generano frustrazione e insicurezza e minano l'autostima, che altro non è che la capacità di fare una corretta stima di sé, cosa che non può prescindere dalla presa di coscienza dei propri limiti. Imparare a gestirli è l'obiettivo: non ignorarli, non negarli e nemmeno superarli, perché in qualche modo faranno sempre parte di te, se imparerai a gestirli sarai tu a dominarli e non loro a dominare te.
Un mio limite per esempio è quello di non saper pianificare: è una cosa che proprio non fa parte di me, sono una persona istintiva che fatica a programmare le cose, ho imparato a farmi quasi violenza e a impormelo, che non vuol dire che riesca sempre ad attenermi a ciò che pianifico, ma ho imparato ad impormi di arrivare almeno a un minimo di adesione ai piani e questo mi permette di avere una linea d'azione da seguire, una linea di massima che mi permette di raggiungere obiettivi che altrimenti rimarrebbero aleatori.
Veniamo alle potenzialità: quelle meravigliose capacità inespresse che potrebbero darti soddisfazione e appagamento se solo tu riuscissi a dar loro il giusto valore ed il giusto spazio. Cosa sai fare bene? È una domanda banale, perché magari sai far bene una cosa che hai imparato e praticato per così tanto tempo che sei diventata una pro, ma è quello che volevi davvero fare? Chiediti piuttosto: “cosa mi piace”? Cosa mi è congeniale? Cosa mi rappresenta? Per cosa sento di essere portata? Nella risposta a tutte queste domande si celano le tue potenzialità. Potrebbero riguardare qualcosa di cui ti sei sempre vergognata, qualcosa per cui magari sei stata derisa o che tutti intorno a te hanno sempre sottovalutato, qualcosa che magari hai accantonato per dedicarti a ciò che fosse socialmente più funzionale. Solo quando riconoscerai alle risposte che ti sei data il peso specifico che meritano, il tuo potenziale potrà esprimersi al massimo. Dovrai focalizzarti su ciò che desideri, con la ferma intenzione di concedergli un'opportunità concreta di realizzarsi, con la stessa caparbietà con cui ti accanisci su un pelo incarnito.
2. LIBERATI
Liberati del giudizio altrui e delle altrui aspettative.
Quando avrai guardato a te stessa con onestà e ti sarai riconosciuta incapace su certi fronti e abile su altri, preparati a difendere la visione di te stessa che hai maturato e a proteggerla da tutte le critiche nel momento in cui deciderai di usare le tue abilità per realizzare i tuoi desideri, anziché metterle al servizio delle aspettative altrui. A chi proverà a smontare il tuo entusiasmo o sminuire il tuo progetto tu rispondi con la descrizione dell'immagine che hai visto nello specchio. Ti attaccheranno sui tuoi limiti pensando di coglierti di sorpresa, ecco perché sarà fondamentale che tu li abbia individuati e analizzati prima di tutti: avendone piena coscienza ed avendoli soppesati tu per prima, disarmerai i detrattori che non avranno nulla da dirti che tu già non sappia o non abbia valutato, nessuna freccia al loro arco, perché quelle frecce sono già in tuo possesso. Ribatti con le risposte che ti sei data a tutte quelle domande sulle tue capacità e i tuoi desideri, perché solo intersecando fra loro abilità e sogni, sarai in grado di costruirti la vita che vuoi, l'unica capace di soddisfarti davvero.
Quando ho espresso la mia intenzione di voler fare la modella ho suscitato lo stupore e l'ilarità di molti, ma era ciò che desideravo fortemente fare, il mezzo attraverso cui sentivo di poter esprimere la mia visione di quella che, per molte donne, è l'età dell'invisibilità. A dispetto delle mie gambe storte, del mio fisico non più tonico e di tutti gli inestetismi legati alla mia età, volevo mostrarmi per mostrare al mondo che esistiamo e siamo vive e vitali, ancora piene di sogni desideri e progetti. Per il sentire comune avrei dovuto accantonare questa idea, relegandola ad un "MI SAREBBE PIACIUTO...".
Ripensa a te da ragazza, a quando dicevi “DA GRANDE FARÒ…”: a parte SALVARE IL MONDO che è una cosa che tutti almeno una volta nella vita abbiamo immaginato di fare, ciascuno di noi ha coltivato nel tempo così tanti sogni che realizzarne almeno uno, magari non salverà IL MONDO, ma di sicuro può cambiare il tuo. Per farlo occorre riuscire a dare al proprio giudizio un peso ALMENO equivalente a quello altrui. Troppo spesso anteponiamo ciò che pensano gli altri, a ciò che riteniamo sia giusto per noi. Rovesciare l'equazione può essere doloroso, perché potrebbe voler dire allontanare le persone incapaci di accoglierci nella nostra nuova veste di consapevolezza e autostima.
3. PIANIFICA
Acquisita la consapevolezza e bypassati i detrattori, sei pronta per la fase della PIANIFICAZIONE.
Quella che io ODIO, come avrai capito, ma che è indispensabile.
La più noiosa, pesante e pericolosa di TUTTE.
Noiosa perché tutta teorica: preludio all'azione, questa è la fase in cui devi sederti a tavolino SENZA DISTRAZIONI e mettere nero su bianco un elenco preciso di tutto ciò che ti occorre per attuare il cambiamento che hai deciso di apportare alla tua vita. Un elenco pragmatico, qui non si parla più di motivazioni, spinte emotive e valori, ma di logistica concreta, di passaggi burocratici e cose materiali necessarie alla realizzazione della tua svolta, che sia essa lavorativa o umana.
Pesante perché probabilmente l'elenco sarà lungo e complesso: a volte solo mettendo nero su bianco la lista di ciò che materialmente occorre, ci si rende conto di quante siano le cose che è necessario affrontare. Ogni ri-nascita comporta una ri-partenza che coinvolge tanti ambiti della propria vita, non bisogna tralasciarne alcuno e per ciascuno è necessario contemplare tutti i dettagli, ecco perché se l'elenco è corto devi chiederti se hai tenuto davvero conto di tutto.
Pericoloso perché è esattamente nel momento in cui hai sotto il naso, nero su bianco, l'impietoso elenco di ciò che devi predisporre per spiccare il volo, che rischi di mollare. È questo il punto critico, quello in cui rischi di farti scoraggiare, quello in cui rinunciare ti sembra la via più facile e percorribile, quello in cui la paura bussa più forte al tuo cuore. Quando hai li davanti in bella mostra una lunga lista di cose da fare e da affrontare, che sembrano dirti "SEI SICURA!?!" "TI RENDI CONTO?!?" è allora che si torna al punto 1, allo specchio e a ciò che hai visto. Prendi la lista che hai stilato, la consapevolezza dello specchio e vola al punto 4.
4. AGISCI
Questo è il mio preferito, qui si accendono i motori per il decollo, è il punto decisivo, incredibilmente entusiasmante, semplice e complesso al tempo stesso, assolutamente determinante.
Parti con una semplicissima azione: prendi il tuo bell'elenco. Dividilo in due elenchi distinti: in uno segni le cose indispensabili, nell’altro quelle accessorie, quelle per capirci che rappresenterebbe un vantaggio, ma non sono indispensabili, la cui assenza non inficia la validità del tuo progetto. Ti faccio un esempio: se il cambiamento che desideri attuare è una separazione, nel tuo elenco ci saranno una serie di necessità fra cui un posto dove stare. La casa che avevi in mente avrà una serie di caratteristiche che dovrai chiederti se sono tutte imprescindibili, in fondo ti servirà un tetto sulla testa, poco importa se non è esattamente come vorresti o immagini.
Io ho rinunciato a portar via le mie cose dalla mia vecchia casa perché la nuova è molto piccola e, anche se in maniera discutibile e disastrosa, già arredata. In principio cercavo un luogo in cui portare tutto ciò che faceva parte della mia storia, un posto dove ricostruire la mia vita partendo dalle mie radici, ho dovuto mettere questa esigenza nella parte della lista delle cose non immediatamente essenziali.
Prendi il primo elenco quello in cui hai riportato tutte quelle cose che sono indispensabili: ecco ora anche questo dividilo in 2, uno con ciò che è differibile e uno con ciò che non lo è. In buona sostanza, cosa è da fare SUBITO e cosa può essere fatto in un secondo momento. A questo punto a ciascuna voce dell'elenco delle priorità dovrai associare una tempistica, dei nominativi, delle cifre, insomma riferimenti concreti del quando, quanto e chi.
Se intendi iniziare una attività ad esempio ti verranno in mente mille cose utili per intraprenderla, cose che sicuramente ti possono agevolare il lavoro o semplificarne lo svolgimento, ma che magari possono aspettare.
Ti faccio un esempio: quando ho deciso di lanciare il mio brand mi sono resa conto che la partita Iva era indispensabile, la macchina da cucire professionale NO. Ho aperto il mio e-commerce a febbraio del 2020 e ancora cucio con una macchina di quelle che si comprano al discount per meno di 100 euro, questo non mi sta impedendo di portare avanti il mio progetto, la priorità è stata tutta la parte fiscale che se non avessi approntato mi avrebbe reso impossibile l'attività.
Quindi valuta con molta onestà ciò che in questa fase è realmente IMMEDIATAMENTE necessario e predisponi nel tuo elenco le figure professionali di riferimento (commercialista, avvocato, consulente) oltre che i tempi burocratici e tuoi personali.
Questa è la fase di innesco della micia, la fase in cui le tue azioni prenderanno il via proprio a partire da questo elenco, ti muoverai nella direzione stabilita, nei tempi previsti, rivolgendoti alle persone individuate, che si tratti di professionisti o amici. Il primo passo tangibile, visibile non solo a te ma anche agli altri. Il passo che palesa al mondo l'inizio della tua rinascita.
5. PAZIENTA
A questo punto dovrai esercitare su te stessa tutte quelle virtù che hai sempre speso per gli altri, prima fra tutte la PAZIENZA. Quando inizi un percorso di rinascita, il solo fatto di aver deciso di intraprenderlo ti fa sentire subito meglio e capiterà che l'adrenalina che scaturisce dalla nuova immagine di te stessa ti porti ad essere impaziente di veder realizzata quella vita che hai saputo immaginare e che finalmente sei determinata a concretizzare.
È qui che rischi il primo insidioso inciampo. La ri-nascita richiede tempo, è un atto di volontà ed autodeterminazione compiuto in un contesto probabilmente colmo di difficoltà morali e materiali, che non si cancellano col solo fatto di volerle cambiare. Il famoso SE VUOI PUOI del primo punto torna con tutta la sua fallace prepotenza proprio in questo momento. VOLERE è sicuramente il necessario punto di inizio a partire dal quale prende il via tutto il processo di rinascita: va da sé che senza volerlo non è possibile innescarlo. Ma attenzione a pensare che il solo volerlo sia sufficiente, perché non vi è menzogna più grande e più pericolosa.
Ma ho una bella notizia per te: mentre il cambiamento richiede tempo per la sua realizzazione completa, il percorso per arrivarci è costellato di micro-cambiamenti che passo dopo passo migliorano la tua vita e ti avvicinano alla meta.
Un po' come scalare una montagna: se guardi la cima ti appare distante e forse irraggiungibile, se invece guardi dove metti i piedi, passo dopo passo comincerai a salire e a mano a mano che salirai il panorama comincerà a cambiare, si aprirà lentamente davanti ai tuoi occhi regalandoti scorci meravigliosi ed un'aria sempre più pulita e tersa.
Non esiste una bacchetta magica, nessuna fata madrina verrà a risolvere la tua vita nel tempo di BIBIDI BOBIDI BU e a volte ti sembrerà di fare un passo avanti e due indietro, ecco perché ho dedicato un intero punto alla PAZIENZA: perché gioca un ruolo fondamentale durante il percorso e può fare la differenza fra la riuscita e il fallimento.
Ogni tanto se occorre torna al punto 1 e guardati allo specchio.
6. INVESTI
Quante energie, tempo, pazienza, comprensione e diplomazia hai investito per gli altri? Per costruire e gestire le tue relazioni familiari, amicali, lavorative hai certamente messo in campo un investimento in termini di risorse personali che se ci pensi bene è enorme. È giunto il momento di investirne altrettante in te stessa. Se fino a questo momento hai sempre anteposto gli altri nel calcolo preventivo della spesa delle tue energie, forse dovresti dare un'occhiata al consuntivo.
Probabilmente, se stai desiderando una rinascita, il bilancio non è del tutto in attivo. Il problema credo risieda nel fatto che ci hanno insegnato che pensare prima a noi stessi e poi agli altri sia egoismo e l'egoismo è una cosa brutta, basta leggere una qualunque definizione di un qualunque vocabolario per coglierne l'accezione negativa. Se poi sei donna, moltiplica per cento e ti avvicini vagamente al peso del senso di colpa che da sempre grava su di noi quando osiamo pensare di avere il diritto di stare in cima alla scala delle nostre priorità. Ma siamo davvero sicuri che pensare prima a noi stesse sia SEMPRE indice di egoismo? Ti faccio un esempio: ti sarà capitato, prendendo un aereo, di ascoltare le indicazioni sulle misure di sicurezza che raccomandano, agli adulti che viaggiano con bambini, di indossare per primi la maschera dell'ossigeno e solo DOPO farla indossare ai piccoli.
Egoismo? Certo che no! Semplicemente devi metterti nelle condizioni di poter essere d'aiuto agli altri. Se davvero amiamo le persone che ci circondano dovremmo desiderare di essere per loro un valore aggiunto e per esserlo dovremo essere persone soddisfatte di sé stesse, appagate e serene, non saremo di grande aiuto a nessuno finché saremo persone frustrate, tristi e infelici, anche e soprattutto se la nostra infelicità nasce dall'esserci trascurate per curare gli altri, nei confronti dei quali graverà una responsabilità che magari non hanno chiesto di avere. Pensiamoci soprattutto quando gli altri sono i figli. Impariamo che la scala delle priorità non è né rigida né dettata dalla società, può variare, secondo le fasi e le circostanze della vita. Cominciamo a pensare che in cima ci si può alternare. È il primo step per comprendere che in un dato momento dobbiamo rivendicare il nostro diritto ad occupare il primo posto.
Ti faccio un esempio: quando si decide di avere un figlio si mette in conto che il nascituro balzerà in cima alle priorità della famiglia, un neonato richiede molte cure e molte attenzioni e dipende totalmente dai genitori; quando l'infante cresce e comincia a pesare 80 chili e avere un 43 di piede le priorità familiari possono essere rivalutate.
Nel momento esatto in cui comprendi che la flessibilità delle priorità ti riguarda, sei pronta a investire in te stessa, a spendere tutti i tuoi talenti per far evolvere il tuo progetto di rinascita con buona pace di chi ti darà dell'egoista.
7. ADOTTA
Cosa? La giusta prospettiva.
Una delle cose fondamentali quando si parla di cambiamento e rinascita è la giusta prospettiva delle cose. È difficile immaginare che una difficoltà che ora ti sembra insormontabile, fra 10 anni ti farà sorridere. Ed è difficile farlo in maniera costruttiva, senza sminuire le tue sensazioni del presente, senza minimizzare il disagio che stai affrontando, in quanto nel momento esatto in cui devi gestirlo è certamente impegnativo e fa paura, ma con quella straordinaria capacità umana di attingere ai ricordi e di proiettarsi nel futuro è possibile rivalutarne il peso specifico. Ciascuno di noi nella propria vita ha affrontato problemi che a distanza di tempo non solo si sono ridimensionati, ma la cui gestione o soluzione a distanza di anni lascia ancora attoniti noi stessi.
Di sicuro hai anche tu un episodio il cui ricordo ti suscita un sincero e ammirato "MA COME HO FATTO???". Ecco, la tua giusta prospettiva è tutta nella risposta a questa domanda: come hai fatto? Hai attinto a piene mani a tutte le tue risorse e l'hai fatto, hai superato un momento difficile, hai gestito una grande paura, hai risolto un problema che sembrava irrisolvibile. Qualunque difficoltà dovrai affrontare nel tuo percorso di rinascita guarda indietro, proiettati in avanti e la forza per affrontarlo scaturirà da dentro, stai maturando un nuovo "MA COME HO FATTO??? “ per il tuo futuro.
8. ISPIRATI
Come detto, il percorso di rinascita richiede tempo, può essere anche molto lungo: ecco perché ti occorrerà del carburante extra oltre alla tua motivazione, che, ricordalo sempre, è il principale propellente per la tua impresa. Avrai bisogno di confermare a te stessa che è possibile attuare cambiamenti anche radicali alla propria vita, ne avrai bisogno ogni volta che la tua volontà scricchiolerà per qualche evento inaspettato. Ricorda che non si può prevedere davvero tutto ed ogni imprevisto potrebbe farti vacillare.
Trovare ispirazione nelle storie di chi la rinascita l'ha realizzata o la sta attuando è uno straordinario modo di rinsaldare la fiducia nei tuoi propositi. È un modo meraviglioso di nutrire la determinazione a farcela e di alimentare la tua perseveranza nel proseguire. Ispirarsi ad altri coltiva la consapevolezza di non essere soli e stimola la speranza nel successo. Naturalmente occorre trovare le persone giuste, diffida di tutti i MOTIVATORI della domenica, come li chiamo io, che sulla base di studi "psicometempatici" del cavolo a merenda ti propinano facili slogan da biscotto della fortuna.
Cerca persone vere, che ti parlino di cose provate sulla propria pelle, che testimonino un percorso realmente compiuto e sappiano con onestà raccontarti gli aspetti più entusiasmanti e quelli più ostici della strada che hanno percorso, e che anche tu hai intrapreso. Ispirati a loro senza aspirare ad essere loro. Ogni vita è diversa, ogni storia è diversa, non esistono ricette universali o universalmente valide, perché le variabili di ogni esistenza sono talmente tante che ogni percorso di rinascita ha traiettorie tutte sue, valenze tutte sue, risvolti tutti suoi. Ispirarsi significa attingere ad esperienze altrui con tutta l'elasticità di capire cosa di quella esperienza ci può essere utile e cosa no, cosa possiamo trasportare nella nostra vita e cosa no. Solo con questa capacità di discernimento ispirarsi sarà fonte di arricchimento.
9. ISPIRA
Arriverà il momento di mettere in circolo la tua di esperienza: quale che sia il punto in cui ti trovi lungo il tuo percorso di rinascita, sappi che ci saranno sempre molte donne che sono uno, due o dieci passi indietro, donne alle quali tu puoi offrire la tua testimonianza con la semplicità di chi è disposto a condividere.
Ricorda sempre che le regole che valevano per te quando ti sei ispirata valgono per coloro che da te possono essere ispirate. Nessuna regola aurea che applicata magicamente dipana la matassa delle difficoltà, ciò che tu hai affrontato o stai affrontando appartiene a te al tuo background, può essere utile ad altre, ma difficilmente sarà risolutivo o trasportabile in una vita che non sia la tua e su una persona che non sei tu. Tutto ciò che possiamo fare è condividere i nostri vissuti perché chi li ascolta ne tragga ciò che di buono può esserci per sé e per la propria situazione.
10. GODI
Questo ultimo punto è un imperativo categorico da spalmare su tutti i punti precedenti. La rinascita non è una disciplina olimpica. Non la si affronta in vista esclusivamente di una medaglia finale. La rinascita è un percorso che ti cambia dentro prima ancora che fuori. Cambia il tuo sentire prima ancora del tuo vivere, cambia il tuo modo di leggere l'esistenza ed è un cambiamento profondo che ha inizio nel momento esatto in cui ti guardi allo specchio.
Ecco perché devi essere in grado di goderne da subito. Non aspettare di aver completato e compiuto il cambiamento per goderne, impara a farlo fin dai primi momenti, impara a gustare gli effetti positivi che ha nella tua vita fin dall’inizio.
Impara a riconoscerti i meriti di ciò che stai facendo, a dirti BRAVA!, impara a congratularti con te stessa ogni volta che metti la spunta su una delle voci della tua lista, impara a farlo ogni giorno, GODI! La soddisfazione che riuscirai a trarre strada facendo per ciò che stai realizzando sarà il tuo primo grande successo. Godi, da che cominci fino in fondo.