La scelta
Quel giorno, quando nascesti, in ospedale mi chiesero se gradivo stare da sola, mi avrebbero messo a disposizione una stanza singola.
Di certo una premura, che però avvertii quasi come un insulto: perché avrei dovuto isolarmi o, peggio ancora, nascondermi? D'istinto e senza troppo pensarci risposi di no.
Scelsi di andare nelle stanze comuni dove le mamme condividono oltre al bagno l'esperienza del parto.
Sei mamme, sei bambini, perché PROPRIO a me quello "difettato"?
Inutile nascondersi dietro a un dito, uno se lo chiede: perché a me? A me che avevo già pagato un pedaggio pesante alla vita e per viaggiare su una mulattiera piena di buche sul ciglio di un burrone, mica su un'autostrada di velluto e aree sosta attrezzate, perché a me?!
Ti guardavo e me e lo chiedevo, ti guardavo mentre il ronzare del brusio generale faceva di noi il caso del giorno "...ha avuto una bimba down..." " ....è nata una bimba down..." "... poverina..." "....chissà se lo sapeva...." ".....quella è la tizia che ha avuto una bimba mongoloide...." ti guardavo è in un attimo ho capito, ho capito tutto.
Ti guardavo e mentre il brusio mi scivolava addosso, diventando insignificante sottofondo, capii perché a me.
Perché ero in grado di ignorare il ronzare di quelle voci, perché potevo persino ignorare le premure e le preoccupazioni dei medici, perché nonostante mi paressi una profuga clandestina infiltrata nella mia vita, ti avevo portato in grembo nove mesi e come cantava il buon Dalla ti avevo "accolto come un dono d'amore fin dal primo mese", perché riconoscevo il tuo odore prima ancora di riconoscere la tua sindrome, perché la mia imperfezione era perfettamente complementare alla tua, perché la familiarità del tuo corpo sul mio era casa.
Quella scelta dolorosa fu LA scelta.
Ancora non lo sapevo, ma avrebbe determinato il modo in cui io e te avremmo offerto al mondo la nostra diversità.
Avrebbe determinato il nostro modo di viverla e di proporla.
Il mondo non ti merita, ma tu appartieni al mondo e la tua presenza lo rende un luogo migliore.